Un complice ha aiutato Salvatore Parolisi dopo l'omicidio della moglie


Si cerca una persona che si sarebbe recato a Ripe di Civitella il giorno dopo il delitto, per aiutare Parolisi a confondere le acque. Sarebbe stato lui a infierire sul cadavere, a conficcarvi una siringa e a incidervi una svastica. Gli inquirenti ipotizzano a carico del complice un carico di reati che va dal concorso in omicidio al vilipendio di cadavere.
Un complice ha aiutato Salvatore Parolisi dopo l'omicidio della moglie per depistare le indagini. Ne sono convinte le procure di Teramo e Ascoli Piceno. A rivelarlo è Il Centro che riporta un estratto dell'ordinanza di custodia cautelare dove, a pagina 66 si legge: "si tenga conto della concreta possibilità che nella fase di vilipendio del cadavere Parolisi sia stato aiutato da terze persone o possa aver incaricato taluno per compiere tale azione
Intanto, a Roma, i due pm hanno chiesto riscontri sulle macchie di sangue trovate nell’auto di Parolisi, e i risultati delle verifiche sul navigatore satellitare che svelano i percorso seguito dalla coppia il 18 aprile. Ci sarebbe poi un latro indizio importante: un accendino sporco di sangue trovato tra le gambe di Melania.

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