Libia: emergenza per i profughi in fuga


La guerra civile li ha costretti a raggiungere i confini con l’Egitto e con la Tunisia. Fuggiti da una situazione di pericolo, hanno cercato la salvezza oltre il confine, presso Ras el Jdhir dove si è formato un girone dantesco di dannati, una umanità assiepata nella sabbia del deserto implora la salvezza, ed il ritorno a casa. Donne, bambini e uomini a migliaia vivono negli accampamenti allestititi dalle organizzazioni umanitarie in una condizione sociale e igienica difficile. I finanziamenti destinati della Commissione Europea alle organizzazioni umanitarie in aiuto ai rifugiati provenienti dalla Libia è di 30 Milioni di euro, mentre il fondo di sorveglianza alle frontiere di 1820 milioni. Queste sono cifre sproporzionate tra loro viste le enormi differenze si deduce che le poche migliaia di tunisini che sono sbarcati a Lampedusa hanno prodotto un sentimento di difesa del suolo italiano e europeo di altissimo costo. Mentre i 140.000 rifugiati in Tunisia possono essere liquidati senza troppi scrupoli con pochi soldi.
Migliaia di persone sono fuggite dalla Libia, sono lavoratori che prestavano la loro opera nella nazione di Gheddafi. Africani e orientali impiegati nell’edilizia e nel piccolissimo commercio al minuto. Secondo le stime ufficiali erano un milione e mezzo di anime emigrate dal loro paese in cerca di un possibile guadagno.

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