La richiesta di incidente probatorio, hanno spiegato gli avvocati, "dimostra la volontà di Parolisi di fare chiarezza sull'omicidio della moglie. E' la migliore risposta alla montagna di accuse e calunnie, al linciaggio mediatico subito da Salvatore in questi mesi". Soprattutto dopo la scelta tecnica di non rispondere alle domande dei pm, nel primo interrogatorio cui il caporalmaggiore è stato sottoposto in qualità di indagato, il 24 giugno.
"Salvatore non vuole sottrarsi alla ricerca della verità", affermano i suoi legali. L'incidente probatorio, che tecnicamente ha valore di prova in sede processuale, dovrà servire a stabilire "ora, luogo, tipo di arma e ogni altro elemento utile a determinare la dinamica dell'omicidio, e a individuare l'aggressore o gli aggressori di Melania Rea".
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