La Figc sapeva tutto del calcioscommesse "Denunciammo l'esistenza di una banda dedita alle scommesse"

"Quadrini il 29 aprile scorso - spiega l'avvocato Ciardullo - è stato raggiunto da una telefonata, da parte di un tal Massimo di Pescara che gli intimava di restituirgli 36 mila euro, debito dovuto ad una scommessa effettuata. Ma bisogna subito dire che Quadrini non ha mai fatto alcuna scommessa ed ha cercato anche di spiegarlo al misterioso interlocutore, il quale non si è perso d'animo e gli ha spiegato 'Ti ha messo nei guai Marco Paoloni'''.

La Figc sapeva tutto del calcioscommesse: parola dell'avvocato del calciatore del Sassuolo Daniele Quadrini, ascoltato in Procura a Roma su una denuncia per tentata estorsione da lui presentata. "L'8 maggio denunciai il tentativo di estorsione a danno di Quadrini alla Procura della Figc - dice Massimo Ciardullo -. Spiegai che si era in presenza di un fatto gravissimo e che esisteva una banda dedita alle scommesse". Ma la Figc non intervenne.
"A nostro parere - conclude il penalista - la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall'attività della magistratura ordinaria".

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