Il giallo di Perugia: Il Dna non è di Meredith


I periti ritengono, in sostanza, che gli accertamenti tecnici "non siano attendibili" perché "non sussistono elementi scientificamente probanti la presenza di presunte cellule di sfaldamento sul reperto". "Vi è stata - si legge ancora nella perizia - una erronea interpretazione del tracciato elettroforetico degli Strsautosonici; vi è stata una erronea interpretazione del tracciato elettroforetico relativo al cromosoma Y".
"Non sono state seguite le procedure internazionali di sopralluogo e di protocollo internazionali di raccolta e campionamento del reperto", hanno sottolineato i periti che hanno analizzato le tracce di Dna sul gancetto del reggiseno e sul coltello. I particolari, che potrebbero dare una svolta al giallo, sono emersi nelle conclusioni dell'elaborato depositato oggi nell'ambito del processo d'appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox che stanno scontando 25 e 26 anni di reclusione per il delitto al quale si proclamano comunque estranei.

Madre Amanda: "Sapevo che era innocente"
"Siamo entusiasti, sappiamo da sempre che Amanda è innocente". La madre di Amanda, Edda Mellas, ha accolto così quanto emerso al processo di Perugia contro la figlia. Contattata dalla americana Abc subito dopo l'udienza, la madre di Amanda Knox ha detto di attendere il momento di poter visitare la figlia in carcere. "I nostri esperti - ha detto Edda Mellas - ci hanno sempre ripetuto esattamente questo. Questa è una grande notizia. Noi sappiamo da sempre che Amanda è innocente".

Nessun commento:

Posta un commento