Danilo Restivo: kit da serial killer - video


Era il 12 maggio del 2004. Anche quel giorno, come sempre, Restivo ha parcheggiato la sua Austin Metro bianca nel parcheggio di Throop Mill a Bournemouth, un parco con una fitta vegetazione e un laghetto. Restivo non sa ancora che i detective della Dorset police sospettano di lui. «Indossa un abbigliamento decisamente eccessivo rispetto alle condizioni atmosferiche», annotano gli investigatori. Un giaccone invernale, una camicia celeste, dei copripantaloni impermeabili e un paio di scarpe Nike. Sulle spalle ha una piccola sacca nera. L’operazione sotto copertura l’hanno chiamata «Forest». Due poliziotti con una telecamera compatta lo riprendono in tutti i suoi spostamenti. E quel 12 maggio del 2004 hanno sospettato che con quegli appostamenti Danilo stesse scegliendo una nuova vittima. Perché è il giorno in cui gli hanno sequestrato la sacca con il kit del serial killer.
Nel parco, tra i sentieri, vicino al lago. I giudici della Corte della corona che dovranno giudicare Danilo Restivo - incriminato in Inghilterra per il delitto della sarta Heather Barnett e indagato in Italia per l’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps - hanno visitato ieri mattina il parco di Throop Mill a Bournemouth. Nel 2004 lo frequentava Restivo. Lì i detective della polizia del Dorset gli sequestrarono il «kit del serial killer».

Ieri e' stato ascoltato a Winchester il fratello di Elisa, Gildo, presente nonostante porti le stampelle per un infortunio alla gamba, per raccontare i momenti della scomparsa e le infruttuose ricerche in cui dal primo istante spunto' il nome di Restivo.


Giornata di pausa per il processo a Danilo Restivo in Inghilterra per l'omicidio di Heather Barnett. Domani riprende con nuove audizioni in videoconferenza dal tribunale di Potenza dove i testimoni sono chiamati a riferire circostanze legate al caso di Elisa Claps per la cui uccisione e' accusato sempre Danilo Restivo.

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